Ed eccoci qui.
Arriviamo a Montecosaro attorno alle ore 19.00, Alessio ha scelto una tratta diversa ma per fortuna ci troviamo al bnb.
Tempo di cambiarci e lavarci e verso le 21.00 ci muoviamo in direzione festival.
Apparentemente il tutto sembra una sorta di grande sagra, infatti sia a me che a Ladyfox viene in mente quella di Quiesa di 7 giorni fa, ma con ovviamente mooolte differenze
Il campo è molto grande. Ci sono i vari stage, inizialmente sentiamo comici da strapazzo al Comedy Stage.
Nel frattempo mangiamo, prezzi non economici ma almeno porzioni non piccole e comunque di qualità, quindi non c'è da lamentarsi contando anche il prezzo del biglietto di appena 6 euro.
Da notare che gli inservienti che controllavano i biglietti avran avuto 12.5 anni di media per 1.55 di altezza di media, insomma non proprio fisici da buttafuori
E anche questo ci ha fatto tornare in mente le sagre.
Ma intanto il tempo passa e le 22.30 arrivano velocemente, non inizia però la serata
C'è però lui che sbuca dopo un po', il francesino (o meglio one), MATT FAX.
Inizia un sound check snervante che durerà proprio mezzora precisa in cui si sentono accenni di pezzi che metterà alternati a musica random messa dallo staff.
Finalmente però può iniziare, il mood è ''ovviamente'' techno / dark techno ma nella sua selezione include anche brani eccezionali come quelli valorizzati in FGM.
Il delirio è quando arriva ''Alone'', neanche uno dei super capolavori, ma comunque un pezzo che è stato in FGM e fa la differenza. E la gente apprezza, eccome se apprezza.
Continua ad alternare brani techno, mette anche alcuni ID sulla scia degli ultimi pezzi, quindi non magari cose epiche ma che comunque fa piacere sentire live.
Ci porta anche nel passato con rmx di ''Carte Blanche'' e ''As The Rush Comes'' ma il delirio arriva quando mette ''Close My Eyes'', perdo quasi la voce a cantarla e mi esalto tanto. Anche con la recente ''Underwater'' tanto male non va.
Lui per essere non uno che si esibisce troppo spesso nei live, devo dire che ci sa fare. Coinvolge poi soprattutto verso il finale il pubblico con un balletto davanti alla consolle e con vari gesti come quello del cuore.
Mi aspettavo anche scendesse per eventuali foto o autografi ma viene poi scortato, perchè intanto è lì che si intravede con quella maglia VANDIT, quando alle 23.00 scoccate arriva LUI.
L'ospite più atteso, PAUL VAN DYK.
Inizialmente spiazza un po', partendo con ''Time Of Our Lives'' solo accennata e aggiungendo brani dark techno (ancora).
Ma sono solo pochi minuti perchè man mano inizia con l'uplifting e al primo classico ''Nothing But You'' è già il delirio, che faccia minestroni è vero ma è uno che sa coinvolgere bene e inizia man mano a prenderti.
Ti cattura in un vortice in cui ti stupisce mettendo pure ''Thankful'' di Mhammed El Alami e ''Did We Feel'' di Feel nel rmx di ReOrder
Avete capito bene, unico difettuccio, erano versioni dub
Ma ballare dal vivo tutto questo è stato comunque qualcosa di clamoroso.
Tra altre strumentali classiche e non solo, il mood si mantiene sull'uplifting e si vede in più frangenti come la gente ballava LIBERA MENTALMENTE, dal bambino all'adulto, per passare ai fotografi e a quelli dello staff. Tutto molto bello.
Arriva anche per Paul il momento in cui si canta a squarciagola, un po' tutti noi l'aspettavamo, ''Music Rescues Me''
Con anche qui uno, anzi 2 piccoli difetti : l'effetto del vocal sembrava quasi come a Bologna, non naturale ma quasi stile chipmunks e inoltre non era tutto il pezzo bensì l'accapella su una base di altro. Pazienza, ci accontentiamo.
Prosegue poi il tutto sempre con altri classici, perle come quelle dette sopra e altro.
Si avvicinano le 3.00 e a un certo punto inizia con brani pesantissimi e anche noiosi.
Ma questa non è la cosa grave. Tutt'altroChi era a Bologna si ricorderà di Ladyfox che non stette bene.
E' risuccesso. Mentre il campo che alle 22.30 era quasi vuoto, nel momento di PVD si è riempito con migliaia di migliaia di gente, tra chi fumava ogni cosa, chi spingeva, chi saltava, chi si buttava addosso. Vedo Ladyfox strana già da un po' finchè sviene non 1 ma 2 volte, i soccorsi sono tempestivi e le propongono di fare accertamenti in ospedale ma poco dopo si alza e dice che non ha più nulla. Gli accertamenti li faremo comunque.
I veri eroi della serata sono stati però loro, gli operatori del 118 che addirittura hanno fatto ''da taxi'' per portare Ladyfox al bnb evitandole la camminata. Dei grandi, da ringraziare sempre.Mentre siamo impegnati a vedere la situazione di Ladyfox, PVD quasi è in secondo piano ma nel frattempo sentiamo che proprio in quei momenti fa un finale assurdo, tra i pezzi che ricordo posso dirvi la sua ''Home'', ''Little Something'' di A&B e altri pezzoni melodici.
Poco dopo il set finisce, l'atmosfera è surreale perchè intanto l'ambulanza è partita mentre io e Alessio parliamo della situazione surreale che abbiamo appena vissuto.
E che chiaramente una cosa del genere non debba succedere più, non perchè siamo macchine, ma perchè svenire così tante volte è sintomo probabilmente di qualcosa di serio.
Ripensando alla serata posso comunque ritenermi soddisfatto dei due artisti.
MATT FAX, voto 7 = canzone voce persa (Close My Eyes), canzoni deludenti (alcune dark techno con suoni da segheria)
PAUL VAN DYK, voto 8- = canzone voce persa (Music Rescues Me), canzoni deludenti (anche qui qualcosa di dark techno e un po' il fatto che abbia messo le dub)
ORGANIZZAZIONE = mi sento di dare un voto oltre il 6, sicuramente.
E' una cosa unica per l'Italia, quella che è veramente una sorta di sagra ma resa grande dalla presenza di questi ospiti, solo che mi par di leggere in giro che venga più promossa la parte italiota con cantanti o comici da strapazzo, piuttosto che ciò che ha in primis reso grande il Festival.
C'è anche da dire che la cosa bella è stato vedere un po' l'unione di gente che abbiamo visto anche a Bologna, con anche persone con magliette di Armin, del Nature One etc venire fino in questo paesino.
Esperienza da rifare, senza svenimenti.
E una cosa: MA GOME GAZZO BARLANO NELLE MARGHE, E' ODIOSO IL LORO AGGENTO 
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